La lettura, insieme alla scrittura, è una delle mie grandi passioni, da sempre. Mi ci è voluto un po’, però, per immergermi a capofitto nella letteratura locale, sulla Lapponia. Un po’ perché leggere libri in lingua mi risulta ancora faticoso (come si fa a entrare nel vivo di una storia quando per certi passaggi serve il dizionario con una frequenza da ‘versione di greco’?) e un po’ perché leggo talmente tanto per studio e lavoro che alla sera sono mentalmente sfinita.
Finalmente, però, sono riuscita a ritrovare il piacere di una sana lettura, lontana dagli schermi e lontana da cataloghi Netflix e HBO Nordic. Quella lettura capace di tenerti incollato alla storia fino a quando il sonno non ha la meglio e le righe iniziano a confondersi sulla pagina bianca (sì, leggo ancora su carta).

Sito web di Marsilio, Giallosvezia
Mi sono quindi avvicinata a uno dei generi prediletti dalla letteratura svedese (nonché miei): il giallo, che qui viene chiamato deckare, da detektiv. Il motivo è piuttosto ovvio.
Grazie a un prezioso consiglio, così, sono partita da un’autrice locale, avvocato fiscalista che ha trovato nella scrittura una reale vocazione e il successo. Si chiama Åsa Larsson ed è originaria di Kiruna, come si può facilmente intuire dalla copertina di Tempesta solare che ne ritrae la celebre chiesa.
Tradotto e pubblicato in Italia dai tipi della Marsilio (collana Giallosvezia), Tempesta solare è il primo episodio della serie che ha per protagonista l’avvocato Rebecka Martinsson. L’intreccio (fittizio), attorno al misterioso omicidio di un pastore della zona diventato molto popolare a Kiruna e in tutta la Svezia, è truculento quanto basta, affascinante e veloce. La caccia all’assassino, come di consueto, è il fil rouge che anima e motiva le decisioni della protagonista, della polizia che si sta occupando delle indagini e di tutti gli altri personaggi che si avvicendano nella storia.
Davvero curioso, però, leggere di paesaggi e ambientazioni che si conoscono da vicino. L’azione, infatti, parte da Stoccolma per muoversi poi verso il nord, verso il Norrbotten. Teatro spettacolare della vicenda è una Kiruna invernale che si manifesta in tutta la sua bellezza tra aurore boreali, case nei boschi e neve alta a terra e incessante dal cielo. Qua e là, però, si fa cenno anche ad altre località, come Gällivare e la stessa Luleå. A tratti è proprio come sentirsi parte della storia. E non nascondo che guardare fuori dalle finestre di casa, la sera, ha tutto un altro sapore.
Åsa Larsson, Tempesta solare
tascabili Marsilio, Giallosvezia
Venezia 2005 (309 pagine)